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C'era una volta in America

C'era una volta in America: titolo originale Once Upon a Time in America (1984)



C'era una volta in America (Once Upon a Time in America) è un film del 1984 diretto da Sergio Leone, con Robert De Niro, James Woods e Elizabeth McGovern.

Presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes, è il terzo capitolo della cosiddetta trilogia del tempo, preceduto da C'era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971).
Tratta dal romanzo di Harry Grey Mano armata (The Hoods, 1952, ripubblicato in seguito col titolo Once Upon a Time in America), la pellicola narra, nell'arco di quarant'anni (daglianni venti ai sessanta), le drammatiche vicissitudini del criminale David Aaronson detto Noodles (Robert De Niro) e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all'ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post proibizionismo.

Trama 

1933 


Noodles nella fumeria d'oppio
New York, 1933. Quattro sicari di un sindacato criminale cercano rabbiosamente David Aaronson detto "Noodles", gangster delproibizionismo venuto su dal nulla. La sua donna, Eve, dice di non sapere dove si trova e viene assassinata. "Fat" Moe Gelly, proprietario del bar dove Noodles è di casa, non resiste alle crudeli torture a cui viene sottoposto e parla: l'uomo che cercano è alla fumeria d'oppio dei cinesi, che funge anche da teatro. Lì Noodles sta cercando di dimenticare la morte dei suoi tre soci ed amici: "Patsy", "Cockeye" e "Max". Un flashback mostra la scena di un camion bruciato, casse di whisky a terra, i cadaveri dei tre gangster, di cui uno completamente carbonizzato, sotto la pioggia battente; David, confuso, osserva la strage tra la folla: è stato lui a chiamare la polizia.
Due dei killer fanno irruzione nel teatro cinese, ma Noodles riesce a scappare in tempo da un'uscita secondaria, aiutato dai gestori del locale. Va al bar di Fat Moe, vi trova e uccide il terzo gangster (quello che aveva ucciso Eve), evita, però, di soccorrere il barista, per far credere ai suoi nemici che lui è fuori da tutto, ma fa in tempo a farsi dare da quest'ultimo una chiave. Essa apre una cassetta di sicurezza alla stazione dei treni. Noodles trova la cassetta: dentro c'è la valigia che si aspettava di trovare, ma invece dei soldi che lì erano custoditi, ci sono solo vecchi giornali. Rassegnato, Noodles fugge da New York, prendendo il primo treno in partenza per Buffalo e facendo perdere le sue tracce per 35 anni.

1968 

Noodles è tornato a New York e si trova nella stessa stazione da cui era fuggito trentacinque anni prima. Ormai vecchio va a trovare il suo amico Fat Moe che gestisce ancora lo stesso bar. Lì i due discutono su una strana lettera ricevuta da Noodles; nella lettera il rabbino della sinagoga locale avvisa Noodles che i corpi dei suoi tre amici devono essere spostati, e l'invita a tornare per discutere della faccenda. Noodles mette al corrente Fat Moe del fatto che ha già parlato col rabbino e questi gli ha detto che la faccenda del cimitero è già stata sistemata da tempo e che l'ultima lettera di avviso è stata spedita otto mesi prima. Fat Moe conferma la data affermando che anche la sua gli è stata spedita all'incirca in quel periodo. Inoltre Noodles ha saputo dal rabbino che i corpi dei suoi amici sono stati già sistemati nel miglior cimitero da un ignoto benefattore: i due si rendono conto che c'è sotto sicuramente qualcosa di losco. Fat Moe va a dormire lasciando solo Noodles nel locale a vagare nei ricordi: uno di essi lo porta a guardare in una feritoia che dà sul magazzino. Quando Fat Moe domanda a Noodles cosa avesse fatto in tutti gli anni trascorsi da quando scappò via Noodles risponde: "Sono andato a letto presto".

1922

Il giovane Noodles spia Deborah dalla feritoia nel muro
La stessa feritoia. L'adolescente Noodles spia la bella Deborah, sorella di Fat Moe che vuole fare la ballerina. Sarà il grande amore della sua vita. Dopo aver conosciuto uno scaltro Max Bercowiz, appena trasferitosi dal Bronx, Noodles inizia con lui ed agli amici Patsy, Cockeye e Dominic a creare una propria banda malavitosa che "non vuole padroni". La nuova banda va in breve in contrasto con quella egemone di un certo Bugsy, piccolo boss locale, per il quale fino a quel momento i ragazzi avevano eseguito il servizio di "sollecitare" i pagamenti. Un giorno Noodles si trova a parlare con Deborah, che gli ribadisce di amarlo ma di non approvare la sua vita; proprio nel mezzo del dialogo Noodles viene chiamato da Max che gli deve parlare, ed improvvisamente i due vengono aggrediti da Bugsy, che con i suoi scagnozzi li picchia a sangue. Noodles cerca rifugio presso nella casa di Deborah, ma la ragazza, consapevole della indole di lui, lo abbandona al suo destino.
Malgrado il pestaggio,i ragazzi continuano nelle loro attività malavitose e conseguono cospicui proventi. Inventano un marchingegno che permette il recupero delle casse di whisky gettate in mare dai contrabbandieri italo-americani all'arrivo delle motovedette dellapolizia; danno così vita a un fondo comune depositando la metà dei loro guadagni in una valigia custodita all'interno di una cassetta di sicurezza alla stazione.
Bugsy, furioso per lo sgarbo, tenta di ucciderli ed a farne le spese è il giovanissimo Dominic. Noodles, furente, lo vendica massacrando Bugsy con un coltello, prima di essere arrestato da due poliziotti accorsi e scontare una detenzione per dieci lunghi anni.

1968 

Noodles va al cimitero, in una sontuosa cappella che il misterioso sconosciuto ha costruito per accogliere i corpi dei suoi tre amici. Una targa posta all'interno della cappella reca l'epitaffio che il misterioso benefattore ha lasciato ai suoi tre amici. Noodles apprende così che il benefattore sarebbe proprio lui, e capisce quindi che qualcuno ha voluto in tal modo lasciargli un messaggio. Infatti dalla targa pende anche una chiave. Noodles non ha dimenticato il passato e intuisce immediatamente l'uso del piccolo oggetto metallico. Si reca alla stazione ferroviaria e apre una cassetta per i bagagli. Questa volta la cassetta contiene una valigia piena di soldi, e su una delle fascette di banconote c'è scritto: "Pagamento anticipato per il prossimo lavoro".

1932 


La banda festeggia la scarcerazione di Noodlesnel loro locale
Noodles è uscito dal carcere dopo dieci anni di detenzione. Lo attende Max, che lo informa che in quel periodo la banda ha ingrandito le proprie attività fino a diventare proprietaria del locale di Fat Moe e di un locale (che occupa tutto il piano sopra al bar di Fat Moe) in cui si può bere nonostante il proibizionismo. Max ed i ragazzi hanno continuato a considerare Noodles uno di loro e lo reintegrano subito nella banda. Noodles però scopre che a differenza di prima la banda non lavora solo in modo autonomo, ma occasionalmente svolge su commissione grossi colpi per dei boss molto importanti; Max infatti vuole ingrandire le attività della banda e vuole garantirsi la loro protezione. Noodles quindi partecipa ad uno di tali colpi, in cui la banda ruba una preziosa partita di diamanti da una gioielleria su commissione del potente Frankie Monaldi e del suo amico Joe; durante questo colpo Noodles violenta una delle proprietarie della gioielleria di nome Carol. Alla consegna dei diamanti a Joe, la piccola banda fredda tutti i gangster: Frankie Monaldi si era messo d'accordo con Max per eliminare la concorrenza da Detroit. In macchina Noodles rimprovera a Max di non averlo avvertito riguardo alla strage dei gangster, e Max si giustifica dicendogli che il colpo era pianificato da tempo e non voleva rischiare di non poterlo svolgere a causa di un eventuale disaccordo. Noodles capisce che Max vuole allargarsi affiliandosi ai boss più potenti e lo rimprovera ricordandogli la loro iniziale volontà di non lavorare mai per nessuno. Questo episodio porta alla nascita di una leggera frattura tra Noodles e Max, che si accentuerà sempre più col passare del tempo. Noodles infatti vuole preservare l'unità della banda attraverso la sua indipendenza, ma Max e' sempre più ambizioso.

1968 

Noodles si trova nel bar di Fat Moe, mentre in televisione danno la notizia di un attentato al senatore Bailey, miracolosamente scampato a esso. Il politico infatti è coinvolto in un importante processo di corruzione per il quale sono già stati assassinati due testimoni.

1933

Gli affari vanno bene ma Max e' sempre più ambizioso, a differenza di Noodles. In questo periodo imperversano le lotte sindacali e la banda, ingaggiata da un politico, difende i sindacati. Chicken Joe invece, capo di una gang rivale al soldo di un certo Crowing, il direttore di una fabbrica in sciopero, prende in ostaggio il sindacalista James Conway O'Donnell, per costringerlo a far finire lo sciopero. Noodles e la sua banda prendono però in ostaggio Crowing, e costringono Chicken Joe a liberare O'Donnell. Crowing e Chicken Joe però non demordono e continuano a perseguitare O'Donnell. Un giorno, mentre questi sta chiamando la banda di Noodles in una cabina telefonica, Chicken Joe lo ferisce gravemente a una gamba. Noodles e i suoi si vendicano mitragliando Chicken Joe e un sicario ma lasciando in vita, impaurito, Crowing. La banda festeggia in ospedale, dove O'Donnell è costretto a un letto. La lotta e' stata dura, ma la banda di Max e Noodles, anche dopo aver ricattato il capo della polizia, Aiello, sono riusciti a spuntarla. Diviene però sempre più chiara la connessione tra malavita, lotte sindacali e politica, tanto che il politico che aveva assoldato la banda propone nuovi lavori. Max vorrebbe accettare, ma Noodles ancora una volta non è d'accordo.
In questo periodo Noodles organizza una splendida serata con Deborah, nel corso della quale Lei gli rivela di amarlo ma anche che, seguendo le sue aspirazioni artistiche, il giorno successivo sarebbe partita per Hollywood, anteponendo quindi la carriera a lui. Noodles perde la testa e riaccompagnandola a casa la violenta in automobile.
Gli affari del gruppo vanno sempre meglio, oltretutto hanno anche sconfitto la gang rivale, e durante una festa al loro locale la banda incontra nuovamente Carol e questa diventa la ragazza di Max, mentre Eve (la cui morte è stata mostrata all'inizio del film) si fidanza con Noodles. Viene annunciata la fine del proibizionismo: Noodles e Max lo apprendono leggendo il giornale in spiaggia dove Max, stanco dei soliti colpi, informa Noodles di volerne fare uno alle casseforti della Federal Reserve. Per Noodles, sostenuto da Carol, quello sarebbe un suicidio: l'unico modo per fermare Max e gli altri è quello di denunciarli e farli arrestare mentre trasportano l'ultimo carico di whisky. Noodles, durante una festa di addio per la fine del proibizionismo che si sta tenendo nel locale, avverte la polizia con una telefonata anonima, ma tutto finisce rovinosamente: nella sparatoria Max, Patsy e Cockeye rimangono uccisi in mezzo alla strada sotto la pioggia battente.

Noodles insieme a Max alias senatore Bailey

1968 

Noodles è invitato al party del senatore Bailey. Prima però riesce a rintracciare Deborah, che ora è un'artista affermata e non si è mai sposata. Essendo lei madrina di una fondazione istituita dal senatore, le chiede informazioni sull'uomo politico. Deborah è molto reticente, ma risponde che il senatore è un potente finanziere che a breve dovrà testimoniare in un processo molto importante che metterà nei guai molte persone potenti, che quindi lo vogliono uccidere. Noodles capisce che Deborah è la sua amante e scopre poco dopo che i due hanno avuto un figlio, David (lo stesso nome di Noodles) che assomiglia in modo impressionante a Max quand'era ragazzo. Noodles capisce dalla somiglianza che il senatore è in realtà il suo vecchio amico Max.
Il sorriso finale di Noodles
Nonostante tutto (e le suppliche di Deborah che lo prega di andar via per sempre, e di dimenticare tutto, per non soffrire ulteriormente), si reca al party organizzato dal senatore Bailey. Quest'ultimo, ricattato proprio dai politici con cui un tempo si era alleato tradendo gli amici, si considera ormai un uomo morto e, preda dei rimorsi, chiede a Noodles di ucciderlo, preferendo morire per mano sua che non dei suoi nemici. Noodles però si rifiuta e non vuole ammettere che il vecchio amico Max lo abbia tradito, abbia inscenato l'incidente facendo eliminare dalla polizia Patsy e Cockeye, sia fuggito con i soldi della valigia soffiandogli anche Deborah. Noodles preferisce insistere nel sostenere che il suo amico Max è morto trentacinque anni prima e se ne va, abbandonando l'ex amico al suo rimorso.
Noodles passa attraverso un passaggio segreto ed esce dalla villa di Bailey. Mentre cammina lungo il viale, si volta indietro allarmato dall'accensione del motore di un camion della spazzatura. A poca distanza da questo, il senatore oltrepassa il cancello dalla sua villa e si avvicina al retro, sparendo misteriosamente dietro il camion. Perplesso, Noodles guarda l'autocarro allontanarsi, mentre un corteo di auto degli anni trenta, con a bordo giovani festanti, gli passa davanti arrivando, in direzione opposta, sulle note di God Bless America di Irving Berlin.

1933 

Noodles, nella fumeria d'oppio, steso sul letto e inebriato dalla droga, cerca di dimenticare. E sorride: con un sorriso largo, pacifico, eterno, che, come fermo immagine, chiude il film.

Produzione 

Regia

Articolato su un ampio ricorso alla formula del flashback e del flashforward, che lascia tuttavia spazio ad un finale aperto, il film si presta a diverse interpretazioni.
L'alto significato allegorico, la perfezione tecnica, l'atmosfera che avvolge lo scorrere della storia rendono unico il film, da molti considerato uno dei più belli di tutti i tempi
Più ancora del film di Leone, il romanzo di Gray aiuta a comprendere a fondo lo sviluppo dei caratteri sulla scena e la psicologia dei protagonisti.

Sceneggiatura 

« Quando scatta in me l'idea di un nuovo film ne vengo totalmente assorbito e vivo maniacalmente per quell'idea. Mangio e penso al film, cammino e penso al film, vado al cinema e non vedo il film ma vedo il mio.....Non ho mai visto De Niro sul set ma sempre il mio Noodles. Sono certo di aver fatto con lui "C'era una volta il mio cinema", più che "C'era una volta in America" »

La sceneggiatura del film è frutto di un lavoro lunghissimo che copre un arco di tempo di circa 12-13 anni. Infatti, fin dall'uscita di Giù la testa, il regista iniziò a progettare di realizzare un gangster movie ambientato nell'America dei primi del '900. Gli ostacoli furono innumerevoli, e su tutti il più importante fu che lo stesso regista non aveva in mente una trama precisa per poter scrivere in modo continuativo la sua sceneggiatura. La trama definitiva venne in mente al regista solo nei primi anni ottanta, quando lesse il romanzo "The Hoods" di Harry Grey. Il romanzo era stato firmato dall'autore con uno pseudonimo per poter nascondere la sua identità visto che si trattava dell'autobiografia di un verogangster negli anni del proibizionismo che si chiamava proprio David Aaronson. Leone rimase molto colpito dal libro e scelse di trarne ispirazione per il suo film, arrivando a definire quella trama che andava cercando oramai da un decennio. Trovato il soggetto, non restava che dare vita alla sceneggiatura per poter poi cominciare il film. Leone iniziò a scrivere, ma a causa della complessità della trama che aveva in mente si avvalse di diversi collaboratori, chiamando a lavorare con lui Leonardo BenvenutiPiero De BernardiEnrico MedioliFranco Arcalli e Franco Ferrini (per Franco Arcalli, grande montatore e sceneggiatore, da tempo malato, sarà l'ultimo lavoro per il cinema: deceduto nel 1978, non riuscirà a lavorare ad Apocalypse Now di Francis Ford Coppola). Terminata la sceneggiatura, la propose al produttore americano Arnon Milchan che accettò di produrre il film.

Cast

Avendo a disposizione un budget elevato Sergio Leone si avvalse di un cast misto, composto da grandi stelle internazionali e da attori debuttanti o poco conosciuti.
Robert De Niro, interprete di Noodles
  • Robert De Niro è David "Noodles" Aaronson, il protagonista del film. De Niro era già una star molto affermata avendo già vinto due premi Oscar; inoltre non era nuovo al ruolo del malavitoso avendo ottenuto la fama grazie all'interpretazione di Don Vito Corleone nel film Il padrino - Parte II di Coppola; in seguito a questo film tornerà a interpretare ruoli simili per De Palma in Gli intoccabili e per Scorsese in Quei bravi ragazzi e Casinò. Per preparare e perfezionare al meglio il suo personaggio in questo film chiese di incontrare ripetutamente il boss Meyer Lansky, non ottenendo mai una risposta positiva
James Woods, interprete di Max
  • James Woods è Maximilian "Max" Bercovicz, amico di Noodles e co-protagonista della storia. Per la parte di Max il principale candidato era Joe Pesci, celebre attore e grande amico di De Niro. Tuttavia i provini di Pesci non piacevano particolarmente a Leone, che pur riconoscendo la bravura dell'attore non lo riteneva adatto. Alla fine Leone convinse Pesci a prendere parte ugualmente al film; fu lo stesso Pesci a scegliere di interpretare la parte di Frankie Monaldi (ruolo molto importante nelle sceneggiatura originale, ma limitata nella versione definitiva del film). James Woods venne scelto su consiglio di De Niro. All'epoca Woods era un attore noto principalmente per aver lavorato con David Cronenberg in Videodrome, come protagonista. Il provino non colpì subito Leone, che lo scritturò solo al termine della selezione, dopo aver "spostato" Joe Pesci al ruolo di Frankie.
Jennifer Connelly, che nel film è Deborah da piccola
  • Tuesday Weld è Carol, compagna di Max e personaggio di grande rilevanza nella parte finale del film. Per la parte di Carol si era autocandidata Claudia Cardinale, che voleva partecipare al progetto e che aveva già lavorato con Sergio Leone in C'era una volta il West del 1968; ma Leone la scartò per puntare su un'attrice meno famosa.
  • Elizabeth McGovern è Deborah, la donna che Noodles ha sempre amato. Per il ruolo vennero considerate moltissime altre attrici, in alcuni casi decisamente più celebri dellaMcGovern, tra cui Rosanna Arquette, Kim Basinger, Jennifer Beals (divenuta famosa l'anno prima con Flashdance), Glenn Close, Geena Davis, Cybill Shepherd (la Betsy di Taxi Driver), Meryl Streep, Sigourney Weaver, Michelle Pfeiffer e Meg Ryan. Tuttavia, come con il personaggio di Carol, Leone alla fine optò per un'attrice meno conosciuta al grande pubblico.
  • Jennifer Connelly è Deborah da bambina. La Connelly vide la propria carriera decollare proprio dopo questo film, e tuttora è un'apprezzata attrice che nel corso della sua professione ha lavorato con registi del calibro di Dario Argento, Jim Henson, Ron Howard e Ang Lee. La Connelly venne notata da un addetto al casting di un altro film, il quale sapeva che il regista italiano stava cercando una ragazza da far danzare davanti alle cineprese. Dopo aver visto la Connelly ballare decise di proporla a Leone, che la scritturò immediatamente, avviandola alla carriera cinematografica.
Per le parti dei ragazzi Leone si affidò a dei giovani debuttanti selezionati tramite audizioni: tutti questi ragazzi erano praticamente all'inizio della loro carriera. Tra loro, solo Brian Bloom (il giovane Patsy) continuerà con medio successo la carriera di attore, mentre gli altri tenteranno di lavorare in qualche progetto prima di cambiare mestiere.

Cameo 

Il produttore Arnon Milchan volle fare un cameo, compare infatti in una scena nei panni dell'autista di Noodles[5].

Riprese 


Sergio Leone sul set di C'era una volta in America
Le riprese iniziarono il 14 giugno 1982 e terminarono quasi un anno dopo: il 22 aprile 1983.
Il regista per la prima e unica volta nella sua carriera non usò il formato 2,35:1 durante le riprese (grazie a questo formato aveva ottenuto grande fama per via dei suoi primi piani) sostituendolo con il1,85:1[5].

Durante il periodo di riprese la lavorazione proseguì senza grossi intoppi o problemi, se non le difficoltà legate a organizzare i grandi spostamenti che l'intera troupe era costretta ad affrontare per raggiungere le varie location. Infatti per poter girare nelle migliori condizioni Leone girò in lungo e in largo per gli USA, vagando dal quartiere Brooklyn di New York al New Jersey per poi andare in Florida (alcune riprese furono effettuate sulla St. Pete Beach del Don Cesar Hotel) e varcare i confini nazionali per poter riprendere alcune sequenze nella regione del Québec in Canada. La troupe si spostò anche in Europa: in Francia a Parigi ma soprattutto in Italia. Molte scene (soprattutto quelle ambientate negli anni venti e trenta) furono girate nei set di Cinecittà, a Roma. Di passaggio in Italia Leone si fermò anche al Lido di Venezia per girare la scena della cena al ristorante di Noodles e Deborah all'hotel Excelsior.

La Teoria del Sogno 

Il film inizia e finisce nel 1933, con Noodles che si nasconde in una fumeria d’oppio. Poiché l’ultima scena del film raffigura Noodles sorridente, immerso nei fumi dell’oppio, alcuni interpretano la storia come un sogno o una fantasia indotta dalla droga, con Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro. Nel commento inserito nel DVD, lo storico cinematografico Richard Schickel afferma che i consumatori di oppio hanno spesso allucinazioni vivide e che queste visioni hanno la tendenza a esplorare il passato e il futuro. Nel documentario “A Fistful of Sergio Leone” è riportato che lo stesso Leone fece riferimento a questa teoria parlando con un gestore di cinema che aveva appena visionato la pellicola.
Gli oppositori della Teoria del Sogno citano il fatto che la sequenza del 1968 include vari anacronismi: la musica dei Beatles, la televisione, e riferimenti alla guerra del Vietnam, gli hippies nella stazione che discutono su Jimi Hendrix, che ovviamente non esistevano nel 1933 e quindi Noodles non sarebbe stato in grado di sognarli. E asseriscono inoltre che filmare le sequenze successive sotto forma di sogno avrebbe annullato l’effetto tematico e psicologico del film.
I sostenitori affermano che varie scene avvalorano la Teoria del Sogno per esempio il telefono che squilla ossessivamente nella mente di Noodles è il sintomo di una allucinazione ossessiva provocata dall’oppio ed egli viene immediatamente soccorso da un inserviente della fumeria che gli passa nuovamente la pipa facendolo immergere nuovamente nella storia. Inoltre il film inizia con la musica di God bless America e nella scena finale corrispondente, le automobili che sfilano cariche di gente che festeggia sono veicoli del 1930 e suonano la stessa canzone. Il tradimento di Max nel futuro può essere interpretato come un trasferimento di responsabilità: Noodles inconsciamente accusa Max per il suo ingresso nell’organizzazione criminale e per la sua fallita relazione con Deborah, e in un certo senso si sente tradito dalle brucianti ambizioni di Max. Alla fine del film il sorriso di Noodles viene interpretato come il sollievo, nell’accorgersi di aver solo sognato, anche se nella versione DVD italiana questi sorride poco dopo aver iniziato a fumare.
Sergio Leone, poco prima di morire, tenne una lezione al Centro Sperimentale di Cinematografia. In questo intervento, il regista affrontò anche la Teoria del Sogno. Leone spiegò che Noodles, grazie all'oppio, ha una visione del suo futuro. Specificò che si trattava ovviamente di una sua personale lettura del film.

Colonna sonora 

Ennio Morricone
Per la colonna sonora del film Leone non ha mai avuto dubbi, scegliendo immediatamente il suo collaboratore di lunga data Ennio Morricone, con cui aveva lavorato per tutti i suoiwestern che lo avevano reso celebre in tutto il mondo. La musica del film era stata commissionata da Leone con così largo anticipo che veniva ascoltata, seppur non nella versione orchestrata, sul set durante le riprese. Nella colonna sonora del film i pezzi non scritti da Morricone sono: Yesterday, composto dal Beatle Paul McCartney; un brano dalla celeberrima sinfonia dell'opera La gazza ladra di Gioachino Rossini durante la scena dello scambio delle culle; God Bless America di Irving Berlin; Amapola di Joseph LaCalle; Summertime di George Gershwin e Night and Day di Cole Porter.

Album 

La colonna sonora di C'era una volta in America è stata pubblicata su CD il 17 ottobre 1995.

Tracce [modifica]

Once Upon a Time in America
  1. Poverty
  2. Deborah's Theme
  3. Childhood Memories
  4. Amapola
  5. Friends
  6. Prohibition Dirge
  7. Cockeye's Song
  8. Amapola, Pt. 2
  9. Childhood Poverty
  10. Photographic Memories
  11. Friends
  12. Friendship
  13. Speakeasy
  14. Deborah's Theme - Amapola
  15. Suite from Once Upon a Time In America (Includes Amapola)
  16. Poverty (Temp. Version)
  17. Unused Theme
  18. Unused Theme (Versione 2)

Distribuzione 

Date di uscita 

La prima proiezione del film si tenne a New York il 17 febbraio 1984, in Italia il film uscì nelle sale cinematografiche il 6 luglio dello stesso anno.
  • 17 febbraio 1984 in Canada (Once upon a time in America)
  • 23 maggio 1984 in Francia (Il était une fois en Amérique)
  • 1 giugno 1984 in USA (Once upon a time in America)
  • 6 luglio 1984 in Italia
  • 17 agosto 1984 in Svezia (Once upon a time in America)
  • 12 ottobre 1984 in Germania (Es war einmal in Amerika)

Divieti 

Le restrizioni imposte nelle varie nazioni per il film:
  • Canada: VM 13
  • Brasile: VM 18
  • Francia: VM 18
  • Finlandia: VM 18
  • Germania: VM 16
  • Irlanda: VM 18
  • Italia: VM 14
  • Norvegia: VM 18
  • Nuova Zelanda: VM 16
  • Olanda: VM 16
  • Regno Unito: VM 18
  • Spagna: VM 18
  • Svezia: VM 15
  • Stati Uniti: VM 14

Edizione italiana 

Doppiaggio 

Il doppiaggio originale del film è stato seguito dallo stesso Sergio Leone, che si è occupato della scelta delle voci dei personaggi. La direzione del doppiaggio venne affidata all'attore Riccardo Cucciolla.
A causa di alcuni problemi di diritti con il doppiaggio originale, l'edizione italiana è stata totalmente ridoppiata, scontentando molti degli appassionati per la rimozione di alcune voci "storiche" del doppiaggio italiano (su tutti Ferruccio Amendola, che nel frattempo era deceduto). Successivamente il doppiaggio originale è stato ripristinato grazie al restauro del 2012.

Accoglienza 

Incassi 

Il film venne distribuito commercialmente negli USA nei primi giorni del giugno 1984, nel primo week-end di apertura venne proiettato in 894 sale incassando 2.412.014 $. A causa della pessima versione montata dal produttore Arnon Milchan il film ebbe un immediato calo di spettatori e fu un grosso insuccesso di pubblico incassando complessivamente solo 5.321.508 $ sul mercato domestico (a fronte di un budget di 30.000.000 $) e posizionandosi ad un deludente 107º posto della classifica dei maggiori incassi sul mercato USA. Le cose andarono molto meglio in Europa, dove venne distribuita la versione montata secondo le direttive del regista: in Germania il film incassò l'equivalente di oltre 9.000.000 $ e in Svezia il ricavo totale fu di 4.696.703 SEK.
Ottimi risultati si ebbero anche in Francia, in Italia e nel Regno Unito.

Critica 

Morando Morandini nel suo Dizionario del cinema attribuisce al film un giudizio di 5 stelle, il massimo assegnabile.
Pino Farinotti nella sua guida conferma l'alta valutazione del film assegnandogli un voto di 4 stelle su 5, definendolo «Un'autentica lezione di cinema».
Viceversa Paolo Mereghetti ridimensiona l'opera assegnando al film 2 stelle e mezzo su 4 scrivendo:
« Leone, che da tredici anni pensava a questo film l'ultimo che poté dirigere, intendeva celebrare da europeo l'immaginario del cinema classico americano approdando a un finale "cupio dissolvi" carico di malinconia per i sogni perduti. Ma lo sforzo di sei sceneggiatori non ha prodotto un solo personaggio coerente e la durata spropositata non basta ad evitare buchi nel racconto. Come sempre a Leone riesce bene la trasfigurazione lirica del triviale: rende epica una mano che mescola lo zucchero in una tazzina e struggente il ricordo di uno stupro gratuito tanto quanto repellente. Ma lo stile non basta: per quanto le singole scene siano dirette magistralmente c'è troppo autocompiacimento, oltre ad un'aridità di sentimento che lascia perplessi in un film che vorrebbe essere anche una grande elegia romantica. »
(da Il Mereghetti, Dizionario dei Film 2011)
Nel suo Cent'anni di cinema italiano, Gian Piero Brunetta commenta:
« [...] come in un gioco di scatole cinesi, diventa un sogno di sogni. La vicenda rievocata da Noodles si svolge in una dimensione incerta tra realtà e sogno, la stessa struttura narrativa originaria - in cui si scontrano di continuo diverse dimensioni e percezioni del tempo non autorizza a distinguere se la vicenda è frutto dei fumi dell'oppio o di ricordi reali del protagonista. Anche (e soprattutto) in questo caso la memoria del singolo tende a dissolversi in quella di un intero paese. »

Primati 

È stato inserito al 43º posto della lista dei migliori film della storia del cinema stilata dai lettori di TimeOut con la seguente motivazione: "A mature meditation on time, honor, and brotherhood, and another gangster epic on a grand scale".
Empire Magazine lo ha inserito al 63º posto nella sua lista pubblicata nel 1999 e al 83º posto di quella pubblicata nel 2003.
Figura inoltre al 78º posto della Top 250 di IMDb con una media voti di 8,4/10. Anche sul sito Rotten Tomatoes il film ha una media di voti di 8,4/10.

Promozione

Alcuni slogan promozionali internazionali del film:
  • «Crime, passion and lust for power - Sergio Leone's explosive saga of gangland America.»
  • «As boys, they made a pact to share their fortunes, their loves, their lives. As men, they shared a dream to rise from poverty to power. Their story is now a "once upon a time" motion picture experience.»
  • «Sergio Leone's three-hour, forty-minute epic masterpiece starring Robert de Niro.»
  • «As boys, they said they would die for each other. As men, they did.»
  • «As boys, they made a pact to share their fortunes, their loves, their lives. As men, they shared a dream to rise from poverty to power. Forging an empire built on greed, violence and betrayal, their dream would end as a mystery that refuse to die.»

Riconoscimenti 

  • 1985 - Golden Globe
    • Nomination Migliore regia a Sergio Leone
    • Nomination Miglior colonna sonora a Ennio Morricone
  • 1985 - Premio BAFTA
    • Migliori costumi a Gabriella Pescucci
    • Miglior colonna sonora a Ennio Morricone
    • Nomination Migliore regia a Sergio Leone
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Tuesday Weld
    • Nomination Migliore fotografia a Tonino Delli Colli
  • 1985 - Nastro d'argento
    • Migliore regia a Sergio Leone
    • Migliore fotografia a Tonino Delli Colli
    • Migliore scenografia a Carlo Simi
    • Miglior colonna sonora a Ennio Morricone
    • Migliori effetti speciali
  • 1984 - Los Angeles Film Critics Association Award
    • Miglior colonna sonora a Ennio Morricone
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Miglior regia a Sergio Leone
  • 1985 - Awards of the Japanese Academy
    • Miglior film straniero
  • 1985 - David di Donatello
    • Nomination Miglior regista a Sergio Leone
  • 1985 - Kinema Junpo Awards
    • Miglior film straniero a Sergio Leone
  • 1986 - Sant Jordi Awards
    • Miglior attore straniero a Robert De Niro

Edizioni home video 

DVD 

Il film è stato pubblicato in DVD il 7 luglio 2003 e in Blu-Ray il 27 gennaio 2011. In questa edizione a due dischi, il film è presentato nella versione italiana del 1984 da 229' nel formato 1,85:1 con audio Dolby Digital 5.1 e un nuovo ridoppiaggio.

Caratteristiche disco 1 

Il disco 1 contiene la prima parte del film, con audio in italiano 5.1, inglese 5.1 e commento del critico Richard Schickel; sottotitoli in italiano e inglese, anche per non udenti.

Caratteristiche disco 2 

Il disco 2 contiene la seconda parte del film, con audio in italiano 5.1, inglese 5.1 e commento del critico Richard Schickel; sottotitoli in italiano e inglese, anche per non udenti. Fra gli extra presenta: una galleria fotografica con oltre 100 foto del backstage e un documentario sul film e sul suo autore dal titolo C'era una volta: Sergio Leone.[25]

Citazioni e riferimenti 

  • Quando Noodles (Robert De Niro) guarda la TV, si vede un'intervista a un personaggio di nome James Conway O'Donnell. In Quei bravi ragazzi (Martin Scorsese, 1990), interpreta un personaggio di nome James Conway. Chiaro riferimento di Scorsese a Leone, morto poco tempo prima.
  • Nella scena in cui Frankie Monaldi convoca i quattro protagonisti cita il film I quattro cavalieri dell'Apocalisse del 1921, di Rex Ingram con Rodolfo Valentino.
  • La scena dell'arresto di Noodles ricorda quella dell'arresto del protagonista in I quattrocento colpi del 1959, di Francois Truffaut.
  • La scena dell'ospedale, in cui avviene lo scambio dei neonati nelle culle, è un chiaro riferimento al film Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Sebbene un importante indizio sia fornito dalla colonna sonora, il fattore rilevante è che Cockeye beve del latte, che fa tornare in mente il famoso "Latte +".

Versioni 

Esistono tre diverse versioni del film: quella di 256' con il restauro audio e video del 2012, quella di 229' curata dal regista, quella di 135' curata da Arnon Milchan, produttore del film.

Versione italiana del 1984 [modifica]

La versione curata dal regista è quella universalmente accettata come la vera versione, che è stata distribuita in tutto il mondo tranne che negli USA, ottenendo un buon successo. Leone arrivò a questa versione dopo aver stampato circa 10 ore di materiale girato; dopo un primo montaggio il regista cominciò a considerare l'ipotesi di pubblicare una versione divisa in due parti da tre ore ciascuna, alla fine però decise di accorciare ulteriormente l'opera e portarla a meno di 6 ore. Anche in questa versione però numerose scene sono state eliminate tanto che alcuni pezzi del film risultano incomprensibili avendo tagliato in montaggio scene che le spiegavano; le scene tagliate sono sopravvissute ancora oggi, ma in modo piuttosto scarno, non doppiate e non montate.
Parte del cast alla presentazione della versione restaurata al festival di Cannes

Versione tagliata 

Questa versione è stata privata di moltissime scene (circa 90 minuti) ed è caratterizzata da un montaggio che segue l'ordine cronologico degli eventi. È opinione diffusa che un film che ha come base i flashback non può scorrere in quel modo. Questa versione è stata pubblicata solo negli Stati Uniti con scarso successo e al giorno d'oggi, specialmente a seguito dell'uscita della versione originale in DVD della Warner Bros., è giudicata come una mera operazione commerciale del produttore.

Versione restaurata ed estesa del 2012 

Nel 2011 i figli di Sergio Leone hanno acquistato i diritti del film per l'Italia e hanno annunciato un'opera di restauro della pellicola. L'operazione ha previsto anche l'aggiunta di 25 minuti di scene eliminate, presenti nel primo montaggio realizzato dal regista, e il ripristino del doppiaggio originale, grazie all'aiuto del fonico di mix Fausto Ancillai e del montatore del suono Stefano Di Fiore. La pellicola, restaurata dalla Cineteca di Bologna, è stata proiettata il 18 maggio 2012 al 65º Festival di Cannes, con la presenza in sala di Robert De Niro, James Woods, Jennifer Connelly, Elizabeth McGovern ed Ennio Morricone. Il film in versione restaurata è stato proiettato al cinema dal 18 al 21 ottobre 2012 e dall'8 all'11 novembre 2012.. È uscito in DVD e Blu-Ray il 4 dicembre 2012. In questo modo il ridoppiaggio è stato definitivamente eliminato.

Scene aggiunte nella versione estesa 

Robert De Niro ed Elizabeth McGovern alla proiezione della versione restaurata di C'era una volta in America al Festival di Cannes 2012
Le sequenze aggiunte nella versione del 2012 sono state inserite nella pellicola cosicché potessero spiegare allo spettatore alcune parti che risultavano poco chiare nella versione internazionale da 229 minuti. Sono in inglese e con sottotitoli:
1.Il colloquio tra Noodles e la direttrice del cimitero (1968): Quando Noodles giunge al nuovo cimitero dove sono stati sepolti i suoi compagni, visto che quello ebreo in cui riposavano è stato distrutto, Noodles scorge un placca commemorativa all'interno della nuova cappella firmata proprio col suo nome incluso il soprannome. Tuttavia Noodles non ha mai versato un soldo per la costruzione di tale cappella e così si mette a parlare con la direttrice del camposanto che nel frattempo si era accostata alla porta. La donna non sa che l'uomo che ha a fianco sia David Aronson "Noodles", visto che egli aveva convertito, per il ritorno nel suo quartiere, il suo nome in James Williams. Tuttavia Noodles vorrebbe scoprire chi è stato a costruire quella cappella usando il suo nome e tenta di arrivare all'indirizzo e al codice bancario del donatore di fondi, ma la direttrice non può aiutarlo visto che il pagamento è stato effettuato da una banca estera. Mentre sta per avviarsi fuori dal cimitero, Noodles scorge un'auto che lo segue e prende il numero di targa. Infatti quella stessa auto, uscita fuori dal cimitero, esploderà e l'evento verrà riportato in TV. La congiura era ai danni di un certo Senatore Bailey il quale era in contrasto con la legge, capeggiata da un procuratore ancora sconosciuto.
2.L'ansia dei compagni per Noodles e Max che non riemerge dall'acqua dopo la caduta dell'auto nel porto (1933): Noodles e Max di ritorno in auto dall'assassinio di Joe per ordine di Monaldi, finiscono in acqua per volontà di Aaronson che ha schiacciato il pedale dirigendosi ad alta velocità verso la fine della rampa di un molo. Tutti riemergono tranne Noodles e i compagni, incluso Max, incominciano a preoccuparsi dato che a pochi metri una ruspa stava scavando nell'acqua. Alla fine Noodles comparirà per fare lo stesso scherzo che Max gli aveva giocato dodici anni prima quando la combriccola andò a ripescare delle casse di whiskey.
3.Dialogo tra Noodles e lo chauffeur di Deborah (1933): Noodles esce dal covo dei compagni per incontrarsi con Deborah, il suo primo vero amore, dopo tante scappatelle, con la prostituta Peggy, con cui non si vedeva dal 1921. Prima che Deborah giunga da Noodles, questi si mette a dialogare con lo chauffeur dell'auto. Noodles gli chiede come si senta uno che faccia tale lavoro, guadagnando pochissimo e non guadagnando quasi niente a fine giornata, mentre lui ora è uno dei più rispettati e noti gangster della zona. Lo chauffeur gli risponde che lui anche se faceva un lavoro che non rendeva molto, lo svolgeva almeno onestamente e senza rischi.
Il Ponte di Manhattan, nel film inquadrato nel 1921
4.L'incontro amoroso di Noodles ed Eve (1933): Noodles, avendo rovinato tutto il clima amoroso e pieno di speranza durante il ritorno a casa violentando in auto Deborah, ritorna al bar di Moe dove incontra Eve. Egli è dispiaciuto e mortificato da ciò che ha fatto, ma essendo ubriaco e depresso consegna 500 dollari alla ragazza per farci sesso. I due si avviano in camera e Noodles è talmente affranto che chiama la sua compagna col nome di Deborah, citando persino le frasi dette dalla sua amata quando erano fanciulli durante la preghiera ebraica nello scantinato del bar di Moe. Noodles incomincia il suo amplesso ma presto si ferma perché la sbronza lo fa addormentare. Al suo risveglio egli trova un biglietto di Eve e si precipita in stazione per vedere un'ultima volta Deborah che, su un vagone, gli chiude in faccia la tendina.
5.Deborah recita al teatro nelle vesti di Cleopatra (1968): Noodles vuole vedere un'ultima volta il suo antico amore Deborah e viene a sapere che lei ora è divenuta una famosa attrice teatrale, come aveva sempre voluto. Così Noodles coglie l'occasione per assistere ad una rappresentazione di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare. Deborah veste i panni della regina d'Egitto che, sconfitto il suo esercito in battaglia dalle legioni di Ottaviano (Augusto), decide di suicidarsi con il morso di un aspide. Marco Antonio, suo amante e traditore di Romafarà lo stesso poco dopo. La scena è assi particolare perché Deborah riesce a catturare tutti gli spetti della tragedia antica, recitando un lungo monologo in cui esprime il suo desiderio di uccidersi perché tradita dal suo amore e sconfitta in tutto. La nutrice assiste Cleopatra nei suoi ultimi attimi e commenta la situazione disperata. Noodles è tra il pubblico e si commuove nel momento in cui Cleopatra muore uccisa dal veleno del serpente.
6.La discussione tra il senatore Bailey e il procuratore O'Donnell (1968): Max è ritenuto morto nell'incidente del 1933 quando egli aveva progettato assieme ai sodali di rapinare la nota banca Federal Reserve. Sia Cockeye che Patsy sono morti nella sparatoria della polizia, ad eccezione di Max il quale ha fatto trovare un manichino carbonizzato per poi potersi nascondere trentacinque anni dopo nelle vesti di uno sconosciuto Bailey, che diventerà senatore coi soldi rubati dal fondo del suo sodalizio criminale con Noodles e gli altri. Tuttavia, ora nel 1968 Max è messo alle strette da James O'Donnell, giornalista degli anni trenta che fu salvato da Noodles e gli altri da una gang che voleva ucciderlo per i suoi articoli riguardanti la corruzione della politica. Ora egli è divenuto un noto e potente procuratore ed è riuscito a scoprire i piani di Max. L'azione si svolge proprio la sera della festa che il senatore Bailey aveva dato invitando tutte le più importanti autorità locali, inclusi Noodles e Deborah, la quale gli aveva consigliato e poi pregato di non recarcisi. O'Donnell comunica a Bailey che presto lo avrebbero ucciso i suoi uomini, visto il fallito attentato al cimitero, e che quindi era solo questione di tempo. Per non sporcarsi le mani e per risparmiare più tempo, lo stesso 'O Donnell consegna una pistola a Max dicendogli di sbrigarsi a suicidarsi; di seguito esce da un'entrata segreta.

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